Città che sale. Milano da Tangentopoli al post-Expo, passando per il Covid, in attesa delle Olimpiadi, nel ricordo di Carlo Mari

Riferimento: 9788892223912

Editore: San Paolo Edizioni
Autore: Garzonio Marco
Collana: Attualità e storia
In commercio dal: 25 Gennaio 2021
Pagine: 368 p., Libro
EAN: 9788892223912
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Descrizione

Lucio Dalla cantava Milano come un mistero. Il fatto è che Milano non è mai uguale a se stessa: cambia. Oggi non è più la città grigia e triste degli anni Settanta, ferita dalla strategia della tensione- e dagli anni di piombo, e non è l'impalpabile Milano da bere-, né la successiva smarrita Tangentopoli. È migliorata: la speciale classifica de Il Sole 24 Ore l'ha promossa città ideale. Ma, cambiato il vestito, ha mantenuto la sua anima? Secondo molti il punto di svolta è stato l'Expo, che ha reso evidente ciò che la città stava già diventando: più internazionale, aperta, plurale, porta d'Europa, ponte col Mediterraneo, stimolo e avamposto per il Paese. I milanesi stavano abituandosi al recupero di un nuovo ruolo di capitale morale in salsa smart city, quando è arrivato il Covid e ha messo in discussione valori, stili di vita, mete, tempi. Nuove trasformazioni in vista? Sì, ma per cambiare la storia prima che la storia cambi noi, come disse Ermanno Olmi; perché tutto non torni come prima e si avvii la Ricostruzione di Milano come nel dopo-guerra, occorre capire perché si arrivati qui. Riscoprire la storia recente attraverso una ricostruzione della vita politico-istituzionale degli ultimi trent'anni e rileggere i testi che dal 2000 a oggi Garzonio ha puntualmente redatto in occasione degli annuali report sulla città della Fondazione Ambrosianeum è compiere un viaggio straordinario nelle vicende civili, culturali, psicologiche, umane della città. L'immagine de La città che sale, il quadro di Boccioni così milanese e così internazionale, metafora della insopprimibile voglia di vita, è come una bussola per ripensarsi dopo la grave crisi pandemica, perché solo individuando le basi su cui la città ha avviato il cambiamento da protagonista negli ultimi anni sarà possibile attrezzarsi e ripartire, capitalizzando le migliori esperienze, investendo sui giovani, valorizzando modelli di sviluppo sostenibile, superando errori, insufficienze, omissioni, rimediando a disuguaglianze, ingiustizie, cultura dello scarto.