Sembrava essere tutto finito. L’orizzonte politico internazionale prevedeva solo noia e la riproposizione degli stessi schemi. Il liberalismo avrebbe convinto chiunque di essere il miglior sistema di gestione della società della storia, ed alla fine anche i suoi più integerrimi oppositori si sarebbero piegati.
Ma non è stato o così.
Nuove sfide sono poste davanti al liberalismo: una interna con la sua forma deviata, il neoliberista; da destra con il nazional-conservatorismo europeo ed statunitense che lamenta la degenerazione della società; il modello alternativo della Cina Comunista ma capitalista, ed infine la sinistra progressista che rimarca come tutti gli obiettivi di libertà ed uguaglianza sperati dagli albori della dottrina liberale siano stati, oltre che fallimentari, anche contro producenti.
Tutti questi temi vengono affrontati in questo intelligente libro da Francis Fukuyama, che ci ricorda l’essenza del liberalismo e delle società liberali analizzando le sfide del presente che il sistema socio-economico predominante del XXI secolo. Sfide che il liberalismo sta affrontando per prepararsi ad un futuro, futuro non più certo così come sembrava esserlo diventato da quella sera di novembre del 1989 a Berlino.
