Nuotare, fluttuare, volare

Nuotare, fluttuare, volare

Nella notte dell'estate toscana Aayama, 15enne somala, annega nella piscina della villa in cui era in vacanza. Inutili i soccorsi dei presenti e del 118 italiano. La ragazza, da poco trasferitasi a Vienna, sembrava aver trovato per la prima volta in anni un attimo di leggerezza nella propria vita grazie all'inaspettata amicizia con Sophie Luise Strobl-Marinek, figlia di Elisa una influente politica dei Verdi e Oskar di un supponente professore universitario, che l'aveva invita a passare questi afosi giorni in spensieratezza e ad imparare a nuotare. La scomparsa di Aayana travolge tutti, ma a diverse intensità. Oskar rimane impassibile, i coniugi Binder, amici dei Strobl-Marinek e anche loro presenti in Toscana, si dividono tra l'ottimismo di Englebert e il perenne senso di colpa di Melanie. E poi ci sono Elisa e Sophie Luise. Sophie Luise si chiuderà sempre di più in se stesse e le sue ansie e solo l'enigmatico Pierre parrà risollevarla da suo buio. Elisa, l'adulta a cui i genitori di Aayana si erano affidati per la tutela della propria figlia si ritroverà coinvolta in un turbine di interviste spinose, citazioni giudiziarie e difficoltà a lasciarsi alle spalle un'incidente di cui si sente responsabile ma fatica ad ammetterlo. Una storia che commuove e che da voce a chi non riesce ad alzare la propria, un po' perché non conosce la lingua con cui esprimerla, un po' perché noi proviamo a tenerla bassa cosicché non disturbi il nostro quieto vivere.

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