Donne in Viaggio

Da: Giuliana - Categoria: W...mente consigliati
Donne in Viaggio

Allons filles, le jour de gloire est arrivé! Letto avidamente “Io cammino da sola” della giornalista friulana Alessandra Beltrame e invitato al viaggio artico insulare le accolite sulla scorta dell’esperienza descritta dall’ austriaca Christiane Ritter nei taccuini di “Polarnacht”, siamo ora condotte per mano ad addentrarci nella scrittura programmaticamente di parte della studiosa femminista Lucie Azema, a seguire gli itinerari di emancipazione femminile e prestar ascolto alle storie delle “Donne in Viaggio” di cui ci narra la libertà, rivendicata, afferrata e non richiesta con timida gentilezza.

Dove riposi la differenza macroscopica che intercorre fra avventurieri e viaggiatrici è prontamente rivelato dall’autrice: nella potente pulsione alla menzogna dei primi, sospinti a narrare di accadimenti portentosi mai realmente accaduti; alle seconde, L’Azema riconosce la virtù controproducente del silenzio e la supremazia dell’atto, ossia il vivere prodezze che non si racconteranno, sfuggendo alle fanfaronate quale categoria letteraria. Se propriamente di viaggio non si scrive, allora le donne compongono taccuini intimi cucendo pagine di letteratura del desiderio, sovente avvilito e deluso.

Il viaggio di genere è disobbedienza, trascendenza da un destino di reclusione ancorché in una gabbia dorata, fra derive e approdi, appartenenza e inclusione, un cammino che dimentica la volontà di possesso e rivendica il diritto a poter essere sconosciute e lontane nel mondo, il rischio, abbracciato con ebbrezza, di non morire nel proprio letto avviluppate da familiari lenzuola … on y va!

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