Una coppia in crisi intraprende un viaggio verso la Macedonia del Nord dopo aver appreso del malore della madre del protagonista. Quel che inizia come una trasferta forzata si trasforma presto in un percorso di scoperta e confronto: tra tensioni irrisolte, silenzi pesanti e ricordi che riemergono con forza.
Il passato della famiglia di lui si svela attraverso intensi flashback, che vanno dalla fuga del padre verso l'Italia per un futuro migliore durante la guerra in Jugoslavia, agli anni difficili dell’infanzia trascorsi accanto alla madre e al fratello. In questo intreccio tra presente e memoria, la storia tocca corde universali, parlando di ferite ancora aperte, identità spezzate e legami familiari messi alla prova dal tempo e dalle scelte.
Con un tono che mescola ironia e dramma, C’era una volta l’Est è un racconto profondamente attuale e toccante: un ritratto intimo di relazioni che si sfaldano e si ricompongono, mentre sullo sfondo si riflettono le fratture di un’Europa ancora segnata dalle cicatrici del passato. Un fumetto che parla a tutti noi, perché il dolore, la memoria e il bisogno di riconciliazione non hanno confini né epoche.
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